Le interazioni precoci madre – bambino come precursori del ritiro sociale nell’infanzia

Elisabetta Bellagamba

Riporto di seguito una ampia sintesi dell’articolo:

Gerhold, M., Laucht, M., Texdorf, C., Schmidt, M.H., Esser, G. (2002). Early Mother–Infant Interaction as a Precursor to Childhood Social Withdrawal. Child Psychiatry and Human Development, Vol. 32(4): 277-293

Questo lavoro fornisce interessanti spunti di riflessione per comprendere i motivi del ritiro sociale nell’infanzia e successivamente nella adolescenza.

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I diari di guerra dei ragazzi

Fiorenzo Ranieri

Un diario è una forma narrativa in cui il racconto – reale o di fantasia – è sviluppato cronologicamente, spesso scandito ad intervalli di tempo regolari, solitamente a giorni. Questa forma di scrittura è di facile produzione ed è sempre stata utilizzata anche da persone comuni. Gli adolescenti sono da sempre attratti dal diario, in passato nelle forme tradizionali carta e penna, oggi nelle forme che i social network hanno messo a disposizione. Nel testo di un diario si riflette la vita di tutti i giorni così come è vissuta da chi scrive. I diari di guerra scritti da ragazzi forse più di tutti ci aiutano a capire le emozioni di chi vive l’esperienza di un conflitto armato. Infanzie rubate, e un potente “acceleratore della crescita”. Almo Fanciullini, un ragazzo di quattordici anni, ha raccontato la guerra che ha attraversato Arezzo tra il 1943 e il 1944. Continua a leggere I diari di guerra dei ragazzi

“Radicalismi in adolescenza” – un seminario a Roma

Il Seminario “Radicalismi in adolescenza” si propone di ampliare la comprensione sul rapporto tra giovani e radicalismi con particolare riferimento al fenomeno della radicalizzazione jihadista. E’ stato proposto dal Ministero della Giustizia Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità in collaborazione con l’ARPAd (Associazione Romana per la Psicoterapia dell’Adolescenza) e si terrà il 4 marzo 2017 a Roma. Attraverso l’apporto di un esperto di fama internazionale, lo psichiatra Philippe Gutton, saranno analizzate le caratteristiche socio-ambientali, culturali e psicologiche che rendono l’adolescente particolarmente vulnerabili al fenomeno della radicalizzazione ideologica e religiosa. L’obiettivo della giornata è quello di approfondire il fenomeno su un piano teorico ed operativo, considerando il rischio di arruolamento dei giovani anche all’interno dei contesti istituzionali penitenziari, con l’intento di offrire elementi di conoscenza utili a prevenire il proselitismo e a contrastare la radicalizzazione.

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Rischio, rischio estremo

Fiorenzo Ranieri

I comportamenti di ricerca volontaria del rischio estremo sono molteplici e assumono forme molto diverse. Possiamo far rientrare nell’estreme risk seeking condotte come quelle degli sport estremi, ma anche le sfide e le gare illegali con autovetture o perfino certi atti criminali o alcune delle modalità di assunzione di sostanze stupefacenti. Tali comportamenti apparentemente sono molto lontani tra di loro e il senso comune fa fatica ad accomunare ad esempio rafting e rapine in banca. L’articolo si occupa della ricerca del rischio vista come un fenomeno con caratteristiche comuni indipendentemente dalle forme che assume.

www.altreadolescenze.it/download/rischio_rischio_estremo_bozza_ranieri_Itaca_Italia_2011.pdf

 

La gioventù nascosta di Hong Kong

Fiorenzo Ranieri

The “hidden youth”, i ragazzi che ad Hong Kong si richiudono in casa per un periodo prolungato di tempo e respingono la maggior parte delle forme di contatto e di relazione con il mondo esterno sono stati “scoperti” nel 2004. E ci sono voluti diversi anni perché ci si rendesse conto di quando i giovani nascosti di quella città fossero simili agli hikikomori giapponesi e poi ai giovani in ritiro sociale acuto di molte altre nazioni del mondo, tra cui l’Italia. L’approccio dei ricercatori cinesi impegnati con i giovani nascosti ha seguito un orientamento diverso da quello dei colleghi giapponesi. In Giappone gli hikikomori sono stati descritti come adolescenti e giovani in uno stato di emarginazione e inclini a disturbi emotivi, in sintesi con una scarsa qualità della vita. Ad Hong Kong il contatto diretto con i giovani nascosti ha portato alla scoperta che alcuni di loro sono soddisfatti della propria vita. Continua a leggere La gioventù nascosta di Hong Kong

Il singolare imbarazzo della ragazza di “An American Girl in Italy”

Fiorenzo Ranieri

A tutti è capitato di vedere almeno una volta “An American Girl in Italy”. Questa foto è stata realizzata a Firenze nel 1951 da Ruth Orkin, una giovane fotografa americana destinata a diventare tra le più famose della sua generazione. L’immagine mostra una bella ragazza a passeggio palesemente imbarazzata dai commenti e dai gesti di un gruppo di maschi italiani. E’ probabile che molte donne si siano identificate con il personaggio della foto, dato che “An American Girl in Italy” almeno fino all’inizio del decennio scorso risultava al secondo posto tra i poster più venduti al mondo. La storia della foto è particolare. Continua a leggere Il singolare imbarazzo della ragazza di “An American Girl in Italy”

L’insostenibile vergogna del giovane maratoneta Kanakuri

Fiorenzo Ranieri

La vergogna è sicuramente una emozione penosa, frequentissima in adolescenza, quando le rassicuranti condizioni infantili vengono di colpo rivoluzionate con la crescita. Proprio la sua universalità è forse il motivo per cui la vergogna è la prima emozione descritta nella Bibbia (Genesi – Libro Terzo) quando Adamo ed Eva, a causa della rottura del loro legame fusionale con Dio, riconoscono la loro nudità e se ne vergognano cercando di coprirsi (Meterangelis, 2011).

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Quando sotto la pelle c’è un sé alieno

Fiorenzo Ranieri

Una creatura aliena senza nome sguscia sinuosa tra le nebbie di un paesino scozzese a caccia di prede umane per il proprio sostentamento. Ha le fattezze morbide, generose e conturbanti di Scarlett Johansson. Nella prima scena del film “Under the skin” (Sotto la pelle) di Jonathan Glazer tratto dall’omonimo romanzo di Michel Faber, su un essenziale sfondo bianco vediamo Scarlett in versione bruno corvino camuffarsi da umana prendendo il posto di una ragazza riversa a terra. Per tutta la durata del film andrà in cerca di uomini, seducendoli e poi nutrendosene.

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Sguardi adolescenti

Fiorenzo Ranieri

Tutti conosciamo le emozioni che si provano quando siamo osservati e sappiamo che lo sguardo dell’altro può dare origine a sensazioni sia piacevoli che sgradevoli. Si può essere orgogliosi, contenti di essere ammirati, gratificati dalla soddisfazione di impulsi esibizionistici, ma si possono anche provare sensazioni sgradevoli di imbarazzo, vergogna e umiliazione (Steiner, 2011). L’adolescente proprio per il potere che avverte nello sguardo altrui può riempire a sua volta il suo sguardo di significati multipli, sfaccettati, rappresentativi.

È bene, accettando lo sguardo di un adolescente, tenere a mente l’aforisma di Friedrich Nietzsche (1886): “E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te”. Continua a leggere Sguardi adolescenti

Le origini dell’idea del rischio

Fiorenzo Ranieri

Quando ci si inoltra nella storia del rischio, si ha l’impressione che gli uomini non abbiano mai formulato questo concetto prima del Rinascimento e che solo con la modernità siano stati capaci, grazie a calcoli probabilistici, di padroneggiarlo.

La stessa origine della parola, nata ben dopo l’anno Mille, rimanda a qualcosa di nuovo, sconosciuto alle civiltà che si sono succedute fino a quel momento (Bernstein, 1996). E naturalmente sorge spontanea una domanda: con che strumenti mentali le civiltà più antiche si sono confrontate con l’incertezza, il futuro, la necessità di compiere scelte che riguardavano il destino individuale o collettivo? Continua a leggere Le origini dell’idea del rischio