Bowker, M. H.: Hikikomori come desiderio deturpato

Fiorenzo Ranieri

Di seguito riporto la traduzione dei paragrafi finali dell’interessante articolo di Matthew Bowker “Hikikomori come desiderio deturpato” (1). Il lavoro è stato pubblicato nel 2016. Nei paragrafi finali Bowker approfondisce la relazione tra l’adolescente o il giovane adulto in ritiro sociale volontario con la sua famiglia, descrivendo sia le possibili origini delle fragilità che portano alla drastica scelta di chiudersi in causa, sia le relazioni che caratterizzano i rapporti familiari al momento attuale.

“Hikikomori come desiderio deturpato: indulgenza, mistificazione e vittimizzazione nel fenomeno dell’estremo isolamento sociale in Giappone”.

La mistificazione e la deturpazione del desiderio

Interpretare i discorsi accademici, clinici e popolari sull’hikikomori con un occhio alla resistenza si rivela un metodo utile per avvicinarsi al fenomeno stesso dell’hikikomori. Naturalmente la comprensione di fenomeni psico-sociali come l’hikikomori nei loro contesti socio-politici e culturali è spesso preziosa, ma in questo caso, una sorta di protezionismo intellettuale del fenomeno hikikomori ha mistificato piuttosto che illuminare la condizione. Continua a leggere Bowker, M. H.: Hikikomori come desiderio deturpato

Amae e Hikikomori

Fiorenzo Ranieri –

In un recente articolo Matthew H. Bowker (2016) avanza una interessante ipotesi circa il rapporto tra hikikomori e l’amae, il termine con cui in Giappone viene descritto l’amore particolarmente indulgente della madre per il proprio bambino. Il titolo dell’articolo grossolanamente tradotto è “Hikikomori come desiderio deturpato: indulgenza, mistificazione e vittimizzazione nel fenomeno dell’isolamento sociale estremo in Giappone”. Browker fa presente che fino a questo momento le relazioni amae tra madre e bambino sono state ritenute una delle cause dell’hikikomori (si veda a tal proposito l’articolo di Bellagamba su questo sito). L’autore invece avanza l’ipotesi che l’hikikomori sia da attribuire piuttosto alla l’assenza o perdita di indulgenza emotiva tra madre e bambino, fatto questo che porta alla fine l’individuo alla vergogna, alla confusione, alla auto-incarcerazione e anche alla vittimizzazione della propria famiglia.

Ma cosa è l’amae, e perché sarebbe così importante per lo sviluppo del bambino? Continua a leggere Amae e Hikikomori

Il ritiro sociale – riflessioni psicoanalitiche

Elisabetta Bellagamba

Il ritiro sociale si configura come un blocco ed uno scacco evolutivo, una mancata realizzazione della nascita sociale ed è caratterizzato da isolamento, assenza di relazioni di amicizia e da una lontananza dagli interessi tipici dell’età (Scodeggio, 2014). Nelle fasi anteriori al ritiro conclamato si possono rintracciare delle difficoltà relazionali: la rete è povera, le uniche amicizie che questi giovani intrattengono provengono dal mondo dell’infanzia e dall’ambiente famigliare mostrando una fatica ad instaurare nuovi legami sociali e di appartenenza. Queste difficoltà si palesano, soprattutto, nel contesto scolastico.ritiro-sociale-preadolescente Continua a leggere Il ritiro sociale – riflessioni psicoanalitiche